Tutte le notizie di Wikileaks riguardo l'Italia


In questo articolo intendo riportare le principali notizie di Wikileaks riguardo l'Italia. Perché l'articolo sia il più completo possibile ho bisogno del vostro aiuto, commentate con i link di articoli che magari mi sono sfuggiti. Le notizie sono pubblicate dalla più recente alla più vecchia.

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Tremonti nemico numero uno
«I cablo si Wikileaks mostrano una profonda avversità statunitense verso Tremonti: "se vince lui, non avremo rinforzi in Afghanistan.»
«Ormai i nostri contatti nel Pdl lo indicano come un uomo della Lega. E il suo veto a misure populiste, sopratutto in favore del Sud, gli ha creato molti nemici nell'esecutivo.»
«La situazione attuale mostra la tensione sotterranea nel governo Berlusconi: Lega contro Pdl, nordisti contro sudisti, gli spendaccioni populisti contro il ministro delle Finanze che li tiene a secco... e l'irrequietezza su chi prenderà il potere quando Berlusconi si ritirerà dalla scena.»(Da L'Espresso del 3 marzo 2011)

Gheddafi e Berlusconi
"Italia ed Egitto condividono lo stesso pensiero. Ritengono che la Libia abbia fatto passi avanti importanti e che i due Paesi si meritino il più grande credito per aver ammorbidito Gheddafi"
Con Gheddafi «risultati concreti zero, grandie però la simpatia reciproca. Il Cavaliere ha lodato "l'esperienza" del dittatore e "le opportunità di business"»(Da L'Espresso del 3 marzo 2011)

Politica estera in mano al premier
«Il premier si occupa del "sexier portfolio", ossia "le relazioni più sexy", e scarica su Frattini la parte più noiosa.» Wikileaks mostra come «i regimi di Egitto, Libia, Tunisia fossero una questione personale di Silvio Berlusconi. Uno che abbraccia tutti i dittatori del pianeta, da Putin a Lukashenko, da Chavez ad Assad, ignorando gli avvertimenti di ministri ed alleati.»
«E i cablo di WikiLeaks mostrano quanto il nostro esecutivo sia spaccato: i ministri sempre pronti a farsi lo sgambetto, l'incapacità di trovare una posizione unica sui grandi problemi, le liti trasversali, gli scontri con Bankitalia e con il Quirinale. Da mesi l'ambasciatore David Thorne descrive a Washington il tutti contro tutti nella maggioranza, "in attesa di capire chi prenderà il potere dopo Berlusconi"»
«"Berlusconi ha riconfermato che preferisce evitare frizioni nei suoi rapporti con i leader stranieri, anche se questo gli richiede di trascurare delle verità scomode". Gli americani si interrogano sulla sua passione "per i leader molto assertivi", eufemismo per indicare i dittatori. Franco Frattini cerca sempre di mettere in ottima luce il suo capo, fornendo sintesi "buoniste" dei colloqui. Come con Hugo Chávez, il signore bolivariano del Venezuela, a cui - sostiene Frattini - "il premier ha fatto presente l'esigenza di rispettare i diritti umani e politici". Ma si capisce che l'ambasciata Usa crede poco ai resoconti del ministro, spesso tagliato fuori dai colloqui chiave.» (Da L'Espresso del 3 marzo 2011)

Gli interessi di Berlusconi in Tunisia
«Oltre alla sua amicizia con Ben Ali, gli interessi di Berlusconi in Tunisia comprendono studi cinematografici, società di distribuzione e il 50 per cento delle quote di Nessma tv che condivide con Tarak Ben Ammar". Ancora più surreale la versione ufficiale per giustificare il summit: "Secondo la stampa locale hanno firmato un accordo per produrre energia in Tunisia e portarla in Italia con un cavo sottomarino. In realtà quell'accordo è stato firmato nel luglio 2003". Una balla, per coprire chissà quali contratti privatissimi.» (Da L'Espresso del 3 marzo 2011)

Berlusconi inadatto come leader
Silvio Berlusconi è considerato «inetto, vanitoso e incapace (in originale feckless, vain, and ineffective) come leader». Inoltre è «fisicamente e politicamente debole». Le sue «frequenti lunghe nottate e l'inclinazione ai party significano che non si riposa a sufficienza» (fonte)

Frattini demoralizzato
Berlusconi “rifiuta costantemente i consigli del suo ministro degli esteri, che è demoralizzato, stanco e sempre più irrilevante, a favore invece dei suoi soci in affari, molti dei quali hanno mani e piedi nella strategia energetica della Russia” (fonte)

Rapporti con la Russia
Tutti i nostri interlocutori erano addolorati e sottolineavano quanto fossero consapevoli del fatto che i commenti di Berlusconi erano andati oltre. Tutti, in particolare i funzionari di partito, hanno di nuovo precisato che Berlusconi non ascolta i pareri dei suoi colleghi e consulenti, quando si tratta di definire il suo approccio con altri stati. Sulla Russia questa tendenza diventa estrema: Berlusconi conduce la sua personale politica estera, allo scopo di guadagnarsi il favore dei suoi interlocutori russi. E ci sono molti sospetti – anche da parte di membri del suo partito – che abbia degli interessi economici personali nel miglioramento di questi rapporti. (fonte)
I documenti «pongono in evidenza il sospetto americano che la politica russa sia nelle mani di Valdimir Putin, giudicato un politico di stampo autoritario, il cui stile machista gli consente di collegarsi perfettamente con Silvio Berlusconi». (fonte)
"La voglia del primo ministro Berlusconi di essere percepito come un importante giocatore europeo in politica estera sta portando l'Italia a sostenere gli sforzi russi di danneggiare la Nato. La corrosiva influenza di uno Stato che gli Usa considerano in mano alla mafia sta ‘minacciando la credibilità' di Berlusconi e 'sta diventando irritante per le nostre relazioni'". (fonte)
La relazione personale tra Putin e Berlusconi è un altro elemento chiave delle relazioni Italia-Russia, con Putin e la sua famiglia che fanno lunghe visite a Berlusconi nella sua residenza di famiglia in Sardegna a spese del premier, inoltre i diplomatici italiani godono di un ottimo canale per i funzionari russi. L’Italia deve smettere di cercare di moderare le politiche russe con gli Stati europei, il GOR avrebbe probabilmente bisogno di modificare i suoi calcoli politici. (fonte)

Popolo viola preoccupa Berlusconi
I nuovi media “e in particolare Facebook sul quale è stata organizzata la manifestazione nazionale ‘No Berlusconi Day’ e che continua ad ospitare pagine come ‘Kill Berlusconi’, hanno irritato il governo italiano, ma il primo ministro dice che l’evolversi dei media è fondamentale per il futuro e per preservare la libertà”.
“Berlusconi crede che ci sia bisogno di più controllo per prevenire l’uso più estremistico di Internet”. (fonte)

In aggiornamento....

Matteo Nurisso

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