Grazie Report




La trasmissione Report è solita fare inchieste vere e dal valore inestimabile. E ancora una volta ha superato se stessa, dando la spinta finale ad un'inchiesta giudiziaria sui tesori di Tanzi, il padrone della Parmalat, responsabile di uno dei più grossi crack finanziari del nostro Paese.
Da un'intervista riportata durante la trasmissione Report vengono date chiare indicazioni relative ad opere d'arte per un valore di 100 milioni euro che la famiglia Tanzi sta nascondendo per poterle vendere. Poco dopo scatta l'operazione di sequestro, e vengono trovati i quadri. Logica vorrebbe che almeno i soldi ricavati dalla cessione di queste opere d'arte andasse ai tanti piccoli azionisti truffati dalla famiglia Tanzi.
Ma facciamo un passo indietro. Ecco come hanno replicato Tanzi ed il suo avvocato, esperti della menzogna, all'inchiesta di Report prima che scattasse il sequestro:

dal sito del Corriere della Sera, 30 Novembre 2009

«In casa mia non ci sono caveau» ha detto Tanzi, mentre secondo il programma di Milena Gabanelli l'ex re dell'azienda di Collecchio avrebbe "trafugato" in Svizzera alcuni dei beni preziosi che si trovavano nella sua abitazione ad Alberi di Vigatto, nel Parmense. Tanzi ha spiegato di non essere mai stato in Svizzera e di non avere in casa «nessuno dei quadri di cui ha parlato la trasmissione Rai». «Non sono mai stato neppure a Ginevra», ha continuato Tanzi, mentre il suo legale, l'avvocato Giampiero Biancolella, ha spiegato che subito dopo il crac nell' abitazione del suo assistito sono state condotte ricerche anche con l'utilizzo delle «fibre ottiche».

Per concludere, vi ricordo che con la legge sul processo breve che il governo Berlusconi sta cercando di far passare per bloccare i processi (suoi ma anche molti altri), l'inchiesta a carico di Tanzi finirebbe in prescrizione.

Vi riporto qui sotto una nota ANSA che ho preso dal sito di Report:

Alessio Meyer

(ANSA) - ROMA, 5 DIC - ''E' stata una combinazione e la volonta' di non demordere su alcuni temi''. Milena Gabanelli commenta soddisfatta il successo dell'inchiesta di Report dalla quale e' scaturita l'indagine della Procura di Parma che ha portato al sequestro, oggi, da parte della Guardia di Finanza, del tesoro d'arte nascosto dal patron della Parmalat Calisto Tanzi. E intanto annuncia un nuovo scoop per la puntata di domani, con un' intervista inedita al mediatore che stava portando a termine la vendita dei quadri.''L'affare era quasi concluso - sottolinea - forse se la nostra inchiesta fosse andata in onda con una settimana di ritardo quei quadri oggi sarebbero gia' all'estero, forse in Russia'. ''Orgoglioso'' del lavoro di Report, anche il direttore di RaiTre Antonio Di Bella che ringrazia tutto il gruppo e sottolinea ''e' un esempio di come la buona informazione fa bene al paese''. Il merito di oggi e' tutto di Sigfrido Ranucci, l'autore dell'inchiesta, fa notare Gabanelli, ma il successo e' goduto da tutta la squadra, perche' premia un modo di lavorare, la decisione sugli argomenti da trattare, il modo di sostenerli: ''sono diventata l'ombra di me stessa a forza di sostenere tutto'', sorride lei. Senza dimenticare le critiche e polemiche che hanno bersagliato la trasmissione: ''anche ieri Tremonti non ci ha risparmiato'', sottolinea. Oggi pero' sono arrivate tante telefonate di congratulazioni, si incassano i complimenti anche della procura: ''per me le telefonate di congratulazioni sono sempre inaspettate mi aspetto sempre quelle di chi si lamenta''. Il pezzo sul tesoro Parmalat firmato da Sigfrido Ranucci ha avuto domenica scorsa uno share d'ascolto del 14% nell'ambito di una puntata seguita mediamente da 3 milioni di spettatori. ''Non male per un programma di prima serata che non fa talk'', fa notare Gabanelli, segno che il giornalismo di indagine puo' fare buoni ascolti: ''ci si danna tanto - conclude- ma il fatto che ogni tanto si raggiunga un risultato da' forza''. (ANSA).

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